Dopo due giorni, cercare di comprendere quello che è accaduto nelle serata parigina è ancora più triste. In questo mondo vige solo violenza, c'è chi si erge a dettare il destino degli altri, usufruendo dei sentimenti e delle menti, dei corpi e dei pensieri di tutti.
Al mondo esistono due razze: gli sfruttatori e gli sfruttati, non c'è nulla da obiettare.
Si muore mentre si vive, ci si arricchisce umiliando e schiavizzando i meno fortunati, ci si ribella orientando il proprio furore e la rabbia contro chiunque.
A Parigi sto bene, è come la mia seconda casa, perchè vivo e respiro di onde culturali passate che amo.
Oggi voglio tornarci il prima possibile.
Questa mia generazione sta comprendendo il fenomeno che accade? Dobbiamo investire sull'arte ela Bellezza, ribellandoci alla ricchezza di un benessere fatuo e schiavizzante.
Non c'è libertà se restiamo con le teste abbassate sui nostri smartphone a condividere soltanto frustrazione.
E' nella libera e aperta piazza che dobbiamo urlare il nostro stato d'animo, chiedendo rispetto per non perdere la nostra dignità.
Mi sono commosso sapendo che molte delle vittime erano giovani. Perchè chi si appropria di una vita che è in grado di generare pensieri freschi di gioventù distrugge il futuro. siamo tutti colpevoli di quello che accade in quesro mondo, nessuno è assolto.
Dobbiamo raccogliere il nostro giudizio più coscienzioso è divenire fautori di un presente differente, aborrendo l'ignoranza, l'ipocrisia e l'indifferenza.
Sono il primo responsabile, di me stesso e della società che condivido e che mi vive attorno.
E' ora di agire, di essere una pedina utile, regalando le mie riflessioni alle persone più vicine. Basta con il silenzio, la voce deve essere forte e chiara.